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La Mia Londra

"La mia Londra" di Alessio.

13 Novembre 2014 , Scritto da Flavia Zarba

"La mia Londra" di Alessio.

Ed ecco un'intervista per gli smanettoni!

Anche Alessio ci ha descritto la "sua" Londra.

Giovane Palermitano (lo preciso perchè i palermitani hanno sempre una marcia in più nel dialogare) ed ideatore del software http://www.mycookin.com/ ama sfatare i falsi miti perchè... "A Londra non piove sempre e non c’è più freddo che a Milano." !

Nome: Alessio

Età: 31 anni

Professione: Software Developer e CEO @ MyCookin.com

Alessio, cosa ti piace di Londra?

La multiculturalità prima di tutto: amo incontrare persone di tutte le parti del mondo e poter gustare cibi particolari ogni giorno. Amo passeggiare per le vie di Londra e scoprire ogni volta nuovi vicoli.

La possibilità che ti offre : essere ambizioso, metterti alla prova, pur non essendo nessuno e con un livello di inglese fermo a quello della scuola media.

Mi piace per i miti da sfatare: a Londra non piove sempre e non c’è più freddo che a Milano.

Cosa non ti piace di Londra.

Londra non è il Paradiso. E non è nemmeno l’America. Altrimenti sarebbe New York.

Le distanze sono infinite e diventa impossibile incontrare un tuo amico che sta ad Ovest, anche se tu stai a Sud-Ovest.Ci lamentiamo tanto della Sanità pubblica in Italia, ma qui non è tanto meglio.

E beh, non c’è il mare. E l’Estate dura solo due settimane.

Perché, allora, la scelta di trasferirti proprio qui?

L’Italia è bella finché non ci vivi. Brutto da dire, ma la penso così.

Ero stanco di sentire, e vivere, stages a Milano pagati così poco da non poterti affittare una stanza e sopravvivere, contratti a progetto lunghi più di quattro anni per la stessa azienda, costi per aprire una società superiori a tremila euro, tasse su tasse, anche sul quei pochi centesimi di interessi maturati sul tuo conto in banca con quattro risparmi. Mi sono trasferito a Londra per iniziare una nuova vita, per imparare bene una nuova lingua e per continuare il mio sogno con MyCookin.

In 10 righe la tua storia: Remember remember the fifth of November.

Proprio quel giorno del 2013 prendo un aereo di sola andata per Londra. L’obiettivo è quello di lanciare MyCookin a livello Europeo, trovare investitori e dedicarmi a tempo pieno a questo progetto. Vivo un mese a Wimbledon, ospitato da un ragazzo inglese conosciuto per caso a Palermo, e mi trasferisco a Putney in una casa con due indiani, due inglesi più sporchi degli indiani, della muffa e un buco sul tetto della cucina che non mi permette di cucinare quando piove. Il mio inglese migliora partecipando a parecchi meetings e ad infinite brutte figure.

MyCookin comincia ad ingranare e da Londra rispondo a parecchie interviste per radio e giornali italiani. Purtroppo nessun investitore e molte spese che prosciugano il mio conto. A Marzo trovo lavoro come Software Developer per una azienda finanziaria nella City dove ci apprestiamo a lanciare una nuova banca europea online. Nel mentre, vengo sfrattato da una casa a Stepney Green e mi sposto a Notting Hill dove tutt’ora vivo, mangio e dormo.

Cosa ti manca dell’Italia: I biscotti e le merendine della Mulino Bianco.

Il mare, il sole, i 40 gradi siciliani ed il poter vivere accanto la mia famiglia. Per fortuna ci sono gli aerei e le valigie vuote.

Credi di rimanere qua a vita? : Non so quanto rimarrò a Londra. Generalmente dopo qualche anno mi stanco del posto in cui vivo e ho bisogno di cambiare. Mi sento molto Europeo e l’America o l’Australia non mi attirano, perché voglio poter tornare a casa, quella vera, in poche ore.

Al momento amo Londra e non la cambierei per nessun’altra città. Tranne forse Roma o Parigi, ma a tempo determinato.

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